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Autismo e Comunicazione

Nello sviluppo del linguaggio vi sono alcune tappe fondamentali, come quella della lallazione. Nelle persone con autismo la comunicazione si può presentare in molte forme e molti gradi, che vanno dalla mancanza assoluta di linguaggio vocale a forme di comunicazione verbali non vocali, come il linguaggio dei segni o tramite immagini, fino allo sviluppo di forme verbali vocali normali.  Alcuni bambini possono essere ecolalici, cioè ripetono parole o brevi frasi in continuazione. Vi possono essere anche alcune forme di linguaggio bizzarre. Nelle forme lievi di autismo il linguaggio può sopraggiungere in ritardo nelle tappe di sviluppo e possono esserci difficoltà nella turnazione di una conversazione. 
Di solito la comprensione della comunicazione verbale si sviluppa, in modo lento ma normale, permane invece una difficoltà nella comprensione degli aspetti non verbali della comunicazione.
Molti dei comportamenti problema sono originati dalla difficoltà o impossibilità del bambino di comunicare ciò di cui necessita o desidera e soprattutto, ciò che vuole o non vuole fare.
â€‹É importantissimo quindi insegnare il prima possibile le abilità di base per fare richieste e domandare.
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Fonte: MIO FIGLIO NON PARLA è autismo?
di Paolo Moderato
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Esiste una forma di comunicazione chiamata CAA, comunicazione aumentativa alternativa, che non vuole sostituire il linguaggio vocale, ma solo sostenerlo e aiutarne la promozione. Infatti il bambino che non riesce a comunicarci i suoi bisogni necessita di forme alternative di comunicazione, come le IMMAGINI o i SEGNI. Oggi esistono anche delle applicazioni utili per favorire la CAA, come il Let me Talk o il Niki Talk.

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